Non diamoci del tu. La separazione delle carriere by Giuseppe Benedetto

Non diamoci del tu. La separazione delle carriere by Giuseppe Benedetto

autore:Giuseppe Benedetto [Benedetto, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Legal Profession, Law, Diritto
ISBN: 9788849872101
Google: Ug13zwEACAAJ
editore: Rubbettino
pubblicato: 2022-11-09T14:04:14+00:00


1.2 L’attuazione del codice di procedura penale

La costituzione di due distinti Consigli Superiori della Magistratura è un corollario logico del nuovo codice di procedura penale e dell’art. 111 della Costituzione. Si tratta di una riforma indifferibile per attuare il canone di terzietà del giudice e attribuire al pubblico ministero il ruolo di parte. Questi principi, formalmente affermati e sostanzialmente negati, rappresentano la più importante garanzia per il cittadino, che deve essere certo dell’assenza di qualsivoglia commistione tra le funzioni di chi lo accusa e quelle di chi lo giudica.

Le norme dettate in Costituzione sull’ordine giudiziario furono pensate in vigenza di un rito profondamente diverso, che aveva tra i suoi principi ispiratori l’idea dell’accusatore-giudice e del giudice-accusatore. Pertanto, è naturale che vi fosse anche un solo CSM: se le funzioni si sovrappongono nel processo, ne deriva l’assimilazione anche fuori dal processo. In questo contesto, in cui la cultura della repressione dei reati è prevalente su quella dei diritti, gli organi requirenti diventano il cardine del sistema e influenzano la giurisdizione, relegata a un ruolo marginale. La centralità è dell’accusa, perché il sistema è imperniato sulla funzione di difesa sociale, interesse soggettivizzato proprio in capo al pubblico ministero.

Nel modello accusatorio, invece, vi è un perfetto equilibro tra esigenze requirenti e diritto di difesa, che si traduce nella centralità della giurisdizione. L’equidistanza dalle parti e l’autonomia dagli uffici di Procura permettono al giudice di essere garante di tutti i valori in gioco, ma devono tradursi anche sul piano costituzionale, perché, in caso contrario, il giudice continuerebbe a essere in parte accusatore.

La separazione delle carriere a livello di ordinamento giudiziario permetterebbe all’organo giudicante di acquisire centralità processuale e culturale.

Sotto il primo profilo, un ottimo esempio del carattere incompiuto della terzietà del giudice è dato dall’art. 507 c.p.p. È opportuno premettere che nel nuovo archetipo processuale assoluti protagonisti dell’acquisizione probatoria sono pubblico ministero e difensore, che, come in duello, interrogano e controinterrogano i rispettivi testimoni, davanti a un arbitro «che arretra discretamente, limitandosi a governare la contesa»[2]. Insomma, siamo ben lontani dal giudice inquirente che cercava la verità. La norma in esame dispone che «terminata l’acquisizione delle prove, il giudice, se risulta assolutamente necessario, può disporre anche d’ufficio l’assunzione di nuovi mezzi di prova». La ratio della disposizione è superare i dubbi che permangano al termine del dibattimento, attribuendo al giudice una funzione accessoria e integrativa, essendovi una radicale inconciliabilità tra protagonista delle prove e imparzialità. A titolo di esempio, si pensi all’ipotesi in cui tanto le testimonianze dell’accusa, quanto quelle della difesa, risultino logiche e attendibili; qualora dalle dichiarazioni rese emergesse che anche un altro soggetto, non ancora ascoltato, sia informato sui fatti rilevanti nel processo, il giudice potrebbe chiedere di sentirlo per superare il dubbio probatorio[3].

Sin qui, con funzione residuale, potrebbe anche apparire condivisibile l’intervento “riequilibratore” del giudice.

La giurisprudenza della Cassazione ha però dato un’interpretazione molto più estesa: una volta conclusa l’acquisizione delle prove, a prescindere che sia assolutamente necessario o meno, il collegio giudicante con ruolo sostitutivo può disporre quanto ritiene opportuno.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.